Processo Lombardo, sentenza appello prevista per il 21 dicembre

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E’ prevista per il prossimo 21 dicembre la sentenza d’appello del processo a carico dell’ex Governatore siciliano Raffaele Lombardo, imputato per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio. Oggi, alla fine dell’udienza, l’avvocata Maria Licata, che ha dato le repliche alla Procura generale, ha confermato la richiesta di assoluzione perché “il fatto non sussiste”. L’accusa aveva chiesto sette anni e 4 mesi di carcere per Lombardo. Il 21 dicembre la difesa terminerà le repliche e poi la Corte d’appello si ritirerà in Camera di consiglio per emettere la sentenza.

“La Procura generale sa non c’è una sola azione di Lombardo che possa essere contestualizzata all’interno dell’organizzazione criminale – dice la legale durante le repliche alla Procura generale- l’imputato può essere simpatico o antipatico ma non importa, nel processo dobbiamo dimostrare delle condotte. Servono delle prove”.

“E un fatto si trova seguendo il canone di oltre ogni ragionevole dubbio, non basta dire che il fatto si è verificato per affermare che si sia verificato”, dice. Ecco perché, alla fine, insiste sulla richiesta di assoluzione di Lombardo. Alla fine della requisitoria, nel febbraio scorso, l’accusa, rappresentata dai pg Sabrina Gambino e Agata Santonocito, aveva chiesto la condanna a sette anni e 4 mesi di carcere per l’ex Presidente della Regione siciliana.

Nel corso della discussione della difesa, i legali di Lombardo avevano parlato di una “storia politica trasformata in romanzo criminale”. E avevano sottolineato che la “lotta dell’ex Presidente della Regione siciliana contro la mafia non era solo di facciata”, “con la nomina di due magistrati antimafia nella sua Giunta regionale, come dice l’accusa. Già da prima l’imputato lottava contro Cosa nostra ed è dimostrato”.

L’avvocata Maria Licata, che difende l’ex politico con il collega Vincenzo Maiello, aveva ricordato anche il contenuto della requisitoria del 2007: “La Procura Generale ha parlato nella discussione delle competizioni elettorali di Niscemi e Mirabelli Imbaccari del 2007. Come se ricercassimo la prova di un patto politico mafioso che riguarda il complesso delle competizioni usando le elezioni di un remoto paesino. Mi sembra un ragionamento che non appare adeguato né sul piano della metodologia probatoria, ma neanche sul piano del sistema della logica. Significa affermare una tesi, al di là dell’evidenza che è oggettiva”. Oggi, al termine delle controdeduzioni della difesa, sono previste dichiarazioni spontanee dell’ex Governatore siciliano Raffaele Lombardo.

Le dichiarazioni spontanee dell’ex governatore siciliano

Dai collaboratori di giustizia che accusano Raffaele Lombardo sono arrivati solo “balbettii e contraddizioni”. A dirlo è lo stesso ex governatore nel corso delle dichiarazioni spontanee rese davanti alla Corte d’appello di Catania nel processo che lo vede imputato per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio. Poi Lombardo ribadisce: “Io ho chiesto il consenso alla gente, porta a porta, uno ad uno. Con le persone seguite con incessante impegno. Altro sono i pacchetti di voti di mafiosi…”, spiega. E aggiunge: “Sia alle provinciali del 2003 che alle regionali del 2008 ottenevo una media del 66 per cento, grazie anche ai partiti di coalizione e raggiungevo quasi il 70 per cento”.

Poi spiega: “Potevo conoscere il 30 per cento dei candidati al Comune, non so come facevano la campagna elettorale. Certo il mio nome andava di bocca in bocca. E le persone per bene che mi conoscono dicono che tra me e qualunque mafioso la distanza è stata sempre siderale, tanto da rendermi ostile non solo per affari milionari ma anche per banali appuntamenti”.

Dice ancora: “Negli atti c’è questo è solo questo. Negli atti da me sottoscritti, tra cui le riforme dell’energia e dei rifiuti. Queste riforme hanno recato solo danni alla mafia per le imprese impegnate nell’eolico ad esempio. Altrettanto subappalti sfumati nel nulla. E di contro non si è trovato in questo processo un solo favore ai mafiosi”.

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